I Bellino furono dei nobili di Vintebbio e Bornate, un altro ramo visse a Novara
Bellino riprende il personale medievale Bellino che in talune aree del Nord Italia può essere connesso con il culto di San Bellino, vescovo di Padova, martirizzato nel 1147. Una delle prime forme di cognominizzazione la troviamo in un documento redatto a Villafalletto (Cn) nel 1257 dov’è citato un Petris Bellinus.
In quanto alla distribuzione, si tratta di un cognome panitaliano, con il ceppo più consistente in Piemonte e altri interessanti nel Sud Italia (Puglia, Campania, Sicilia) e in Lombardia. A diffusione medio-alta, è presente in oltre 100 comuni, in prevalenza del Cuneese e del Torinese. I centri a maggiore diffusione sono Torino, Collegno (To), Moncalieri (To) e Cuneo. In provincia di Cuneo esiste anche un piccolo centro con questo nome, la cui etimologia dovrebbe derivare dal francese belins, ovvero pecore, a conferma dell’importanza dell’allevamento degli ovini in quella zona. In Italia designa circa 3.800 occorrenze, di cui quasi 1/3 sono piemontesi. All’estero: il nucleo più consistente è argentino (2.100).
I Bellino vantano trascorsi nobiliari: furono dei nobili di Vintebbio e Bornate, mentre un altro ramo visse a Novara ed ebbe in Marc’Antonio il vescovo di Bobbio, nominato da Paolo V sul finire del XVI secolo. Un’importante famiglia Bellino visse nel Torinese, dove possedeva un filatoio e diversi fabbricati: ebbe un senatore, un prefetto e un sindaco di Rivoli verso la metà del XIX secolo. Altre famiglie notabili furono quelle di Serravalle Sesia (signori di Bornate e Vintebbio), di Mathi (signori di Lessolo e presenti anche a Saluzzo), di Vercelli con memorie illustri dal XVII secolo. Il motto di questi ultimi: Non fraude.
Tra i personaggi, Pietro Bellino (1575-1641), religioso torinese, fu vicario generale a Torino, Ivrea e vescovo di Saluzzo.Giovanni Bernardo Bellino (1598-1668), politico torinese, fu senatore del Piemonte dal 1634.Paolo Bellino(1969), ex ostacolista italiano originario di Rivoli (To) specializzato nei 400 ostacoli, è commentatore tecnico RAI.