
20 aprile 1835: a Gamalero nasce Nicola Pellati, tra i fondatori della Società geologica italiana
Nicola Pellati, noto anche nella variante di Niccolò Pellati nasce a Gamalero, in provincia di Alessandria, il 20 aprile 1835. Nel 1859, subito dopo la laurea in ingegneria, conseguita all’Università di Torino, viene assunto nel Corpo delle Miniere e inviato a specializzarsi presso la Scuola superiore delle miniere di Parigi (École des mines). Come ispettore del Corpo compie varie missioni nelle regioni metallurgiche austriache, in particolare di Stiria e Carinzia, e nel 1860, in Germania, visita la miniera sulla catena montuosa di Harz, nei pressi di Hannover. Diviene direttore, in tempi diversi, dei distretti minerari di Torino, Belluno, Iglesias, Genova, Ancona e Agordo. In quest’ultima località fonda, nel 1868, la prima sezione del Club Alpino Italiano delle Dolomiti, peraltro la quarta sorta in Italia, ed è direttore e docente dell’istituto minerario sino al 1871, prima di essere sostituito dal collega Lucio Mazzuoli.
Al secondo congresso internazionale di geologia, che si tiene a Bologna nel 1881, svolge una relazione sulle formazioni ofiolitiche in Italia. In quella sede partecipa alla fondazione della Società geologica italiana, di cui sarebbe stato presidente per il 1900. Nel 1892, alla morte di Felice Giordano, lo sostituisce al vertice del Corpo delle Miniere. Nello stesso anno è messo a capo dell’Ufficio della carta geologica del Regno d’Italia. Su questo tema, durante il secondo congresso geografico italiano, che si tiene a Roma nel 1895, sviluppa una specifica relazione.
Nell’ambito dell’esposizione universale di Parigi del 1900, partecipa al congresso internazionale delle miniere e della metallurgia, con tre relazioni, di cui due sul trattamento dei minerali, rispettivamente in Sardegna e in Sicilia, e una sull’uso del filo elicoidale per il taglio del marmo. Nel 1906, un anno prima della morte, effettua numerosi sopralluoghi nelle Alpi liguri con Domenico Zaccagna e Luigi Baldacci, in particolare per curare la stesura della carta geologica dell’Italia.
Muore a Roma il 19 giugno 1907.
(fonte: Wikipedia)