Presente in tutto il nord Italia, Rosso ha il suo ceppo principale in Piemonte
Rappresenta la forma base di nomi e soprannomi ricavati dall’aggettivo rosso con allusione prevalentemente al colore dei capelli e della barba, ma anche al colorito acceso del volto e meno frequentemente al colore di abiti di norma indossati o appartenuti a un gruppo, un rione o una fazione politica caratterizzata da divise o da stemmi di colore rosso. La diffusione dei capelli rossi nelle popolazioni celtiche preromane era notevole e anche fra i latini troviamo molti personaggi con i capelli di questo colore. Proprio presso i romani questa caratteristica aveva originato il cognomen latino Rossius, mentre in epoca medievale si è diffuso il nome Rosso che in forma latina troviamo come Rossus.
In quanto alla distribuzione, presente in tutto il nord Italia, Rosso ha il suo ceppo principale in Piemonte (5° per rango) e altri meno consistenti in Veneto e Lombardia. Ad alta diffusione, è iscritto alle anagrafi di circa 450 comuni. La massima concentrazione a Torino (7° per frequenza) e, a seguire, Cuneo (14°), Asti, Vercelli (3°), Busca (Cn, 2°), Biella (9°). Frequenze anagrafiche consistenti anche a Villafalletto (Cn, 1°), Tarantasca (Cn, 1°). Cavallermaggiore (Cn, 2°), Monticello d’Alba (Cn, 2°), Valdieri (Cn, 2°), Villarbasse (To, 2°), Roatto (At, 2°), Roppolo (Bi, 2°), Villanova Solaro (Cn, 2°), Terruggia (Al, 2°), Sommariva Perno (Cn, 3°), Rosignano M.to (Al, 3°), Tronzano V.se (4°), Caraglio (Bi, 4°), Centallo (Cn, 5°), Moretta (Cn, 5°). A livello provinciale è 3° nel Vercellese, 4° nell’Astigiano, 5° nel Cuneese, 6° nel Biellese, 7° nel Torinese. Tra i composti, Rosso Chioso, che troviamo a Casale (Al) e Rosso Berto, registrato a Torino. In Italia è il 218° per rango e designa circa 13.000 persone: 3/5 sono piemontesi. All’estero: il cognome è diffuso soprattutto in Argentina (7.000), Brasile (5.000), Stati Uniti (3.500) e Francia (3.000).
Storicamente, sono numerose le famiglie Rosso che vantano un passato illustre: da quella antica decurionale di Ivrea a quelle di Settimo T.se e Oglianico, da quella astigiani (oriunda di Santa Vittoria) a quella di Saluzzo. Per tutte esiste documentazione almeno a partire dal XVII secolo. Il motto della famiglia di Settimo: Virtute duce.
Tra i personaggi ricordiamo Medardo Rosso (1858-1928), scultore torinese, operò per molti anni a Parigi, dove espose nelle più importanti rassegne. Camillo Rosso (1882-1968), militare originario di Asti, fu decorato durante la Prima guerra mondiale. Augusto Rosso (1885-1964), diplomatico originario di Tronzano (Vc), fu ambasciatore italiano a Mosca. Severino Rosso (1898-1976), calciatore e allenatore, come centrocampista militò nel Legnano, Nella Pro Vercelli e nel Foggia. Mino Rosso(1904-1963), scultore e pittore monferrino, legò il suo nome soprattutto al movimento futurista. Francesco Rosso (1909-1991), giornalista originario di Pettinengo (Bi), fu viaggiatore instancabile e autore di libri fra il reportage e l’inchiesta sociale. Alberto Rosso (1914-1991), calciatore torinese, militò come terzino nel Foggia, nell’Alessandria e nella Salernitana. Nini Rosso (1926-1994), musicista e cantante torinese, fu un apprezzato trombettista. Mario Rosso (1948), politico cuneese, senatore dal 1994 con la Lega Nord. Roberto Rosso (1960), politico originario di Casale (Al), deputato per cinque legislature e sottosegretario alle Politiche agricole e al Lavoro. Mattia Rosso (1985), pallavolista cuneese, ha vinto un bronzo alle Universiadi. Eleonora Rosso (1995), calciatrice originaria di Savigliano (Cn), ha militato nel Cuneo.