PERSONE

Alessandro Corbelli, il baritono torinese che ha cantato (e continua a cantare) in tutto il mondo

 Il baritono Alessandro Corbelli è nato a Torino il 21 settembre 1952 ed è considerato uno tra i più celebri interpreti rossiniani e mozartiani. Dopo gli studi al Liceo classico “Vittorio Alfieri” di Torino e all’Università (corso di Filosofia), ha studiato canto sotto la guida di Giuseppe Valdengo e Claude Thiolas, debuttando nel 1973 ad Aosta in Rigoletto (Conte di Monterone). Nel 1974 è stato Marcello ne La bohème al Teatro Donizetti di Bergamo e nel 1975 Giorgio Germont ne La traviata al Comunale di Bologna.

Corbelli con il soprano Aleksandra Kurzak

Famose sono le sue interpretazioni di Falstaff (Falstaff) e Belcore (L’elisir d’amore), ma certamente spiccano le sue interpretazioni ne La Cenerentola di Rossini nei panni di Don Magnifico e, in particolare, di Dandini. Negli ultimi anni ha debuttato come Dulcamara (L’elisir d’amore), Taddeo (L’italiana in Algeri), Guglielmo (Così fan tutte), Gianni Schicchi (nell’omonima opera di Puccini), Raimbaud (Le comte Ory). La sua collaborazione con il Covent Garden di Londra include quasi 100 interpretazioni a partire dal suo debutto come Taddeo ne L’italiana in Algeri di Rossini.

Artista duttile e sensibile, Corbelli è caratterizzato da una notevole grazia e finezza. Dotato di una voce calda, ricca di armonici, di grande facilità nella coloratura, ha saputo caratterizzare realisticamente i suoi personaggi, ovviamente aiutato dalla grande presenza scenica che, anche nei ruoli minori, riesce sempre a catturare lo spettatore, in particolare nei ruoli buffi, carichi di ilarità.

Negli ultimi anni ha cantato La fille du régiment (Sulpice) e L’elisir d’amore (Dulcamara) al Metropolitan di New York, La forza del destino (Melitone) al Covent Garden di Londra, Adriana Lecouvreur (Michonnet) all’Opera di Berlino, Il barbiere di Siviglia (Don Bartolo) a Glyndebourne, Chicago e Roma, La Cenerentola (Don Magnifico) all’Opera di Zurigo, all’Opera di Vienna e a Tokio, Così fan tutte a Glyndebourne.

Il suo repertorio comprende anche Fra’ Diavolo, Carmen, Don Pasquale, Fedora, Don Quichotte, L’incoronazione di Poppea, Don Giovanni (Leporello), Le nozze di Figaro, Il flauto magico, Il turco in Italia, La scala di seta, Il signor Bruschino, La pietra del paragone, L’occasione fa il ladro, Un ballo in maschera (Renato), Rigoletto (Monterone e Rigoletto), Dialogues des Carmelites di Poulenc e The Rake’s Progress di Stravinskij.

Corbelli con il soprano Angela Gheorghiu in Adriana Lecouvreur

Corbelli ha al suo attivo 20 registrazioni su CD e 8 su DVD. Ha vinto numerosi premi, come il Premio Abbiati della Critica nel 1993 per Leporello (La Scala di Milano), il Rossini d’oro nel 2003 per Don Geronio (ROF di Pesaro) e l’lnternational Opera Award nel 2017.

 Bruno Baudissone

Bruno Baudissone

Pianista, compositore e musicologo, si è laureato nel 1973, a Torino, discutendo con Giorgio Pestelli una tesi sul melodramma di Verdi. Ha collaborato come critico musicale con la RAI, teatri (dal 1973, per 30 anni, con il Regio di Torino), case discografiche, enciclopedie, giornali e riviste specializzate (La Stampa, Stampa Sera, L’Opera, Strumenti e Musica, Suono Hi-Fi, Stereoplay, Applausi, Rassegna Musicale Curci, CD Classics, Orfeo, Audiophile Sound). È autore di una ventina di libri d’argomento musicale, tra cui il recente “Dizionario biografico dei cantanti piemontesi” (2024). Ideatore e responsabile del Premio “Opera-Città di Mondovì”, nel 1996 è stato insignito dal Presidente della Repubblica del Diploma di I grado con medaglia d’oro per i Benemeriti della Cultura e dell’Arte. Nel medesimo anno è stato ricevuto in udienza da papa Giovanni Paolo II, al quale ha presentato un CD contenente proprie musiche religiose interpretate dal soprano Magda Olivero.

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